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lunedì 26 aprile 2010

TELOSconsiglio. il Centrosinistra molli i centri sociali al loro destino, l’emarginazione.

Si sono fatti riconoscere. Ancora una volta quelli di Telos (i ragazzotti saronnesi protagonisti di varie e sgangherate occupazioni abusive di capannoni privati), come anime in pena che non trovano pace, in completa balia delle proprie ansie di sovversione, alieni da ogni senso di responsabilità e da ogni auspicabile ambizione ad integrarsi nei meccanismi della civile convivenza, hanno mostrato il peggio di sé, messo in vetrina la loro “alternatività”, il loro “essere diversi”, il loro “rifiuto del sistema”, la loro fumogena e protestataria presenza. Sessantottini del terzo millennio, figli putativi dei sessantottini del secondo millennio.
Ho apprezzato la scelta di non accodare bandiere di partito al corteo per la celebrazione della Festa della Liberazione. Festa di tutti, non di una parte politica più della altre.
Mi permetto di dare uno “sconsiglio” alla nascente Amministrazione saronnese di centrosinistra: non sia indulgente con i Telos e loro simili. Prenda posizione, anticipi gli eventi, non aspetti che la questione dei centri sociali diventi tale esplodendo con il suo carico di contrasti e dissidi che sempre porta con sé. Non usi lo strumento del dialogo sociale in questa circostanza, con gli “alternativi al sistema” non serve. Faccia anzi capire che il loro modo di essere, di pensare, di proporsi non trova diritto di cittadinanza e di tolleranza né a destra (scontato), né al centro (ovvio), né a sinistra (per niente scontato né ovvio). Se vuoi che una fiamma si spenga togliele ossigeno… perché se non lo fai allora passi dalla parte degli incendiari.

Pietro Insinnamo

5 commenti:

  1. Giorgio La Pira, più volte Sindaco di Firenze, faceva arrabbiare quelli della sua parte politica per la sua incredibile capacità di dialogo. Con tutti. Una capacità a volte spiazzante. Non mi dispiacerebbe se la nuova amministrazione saronnese si ispirasse a lui (anche) in questo campo.
    Una sola condizione, invalicabile, pongo ai possibili interlocutori: ripudiare qualsiasi forma di violenza e rispettare sempre e comunque le opinioni di tutti. Come ho detto anche in http://augustoairoldi.blogspot.com

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  2. Chi ama la libertà odia la Lega Nord
    Il 25 Aprile scorso pare che i leghisti saronnesi abbiano subito un doppio affronto: insulti in piazza alle commemorazioni per la Liberazione e lo sfregio alla sede del partito, da cui sono state strappate due bandiere.
    Non si è fatta attendere la risposta, scomposta ed isterica, dei “padani” di Saronno: ed ecco piovere a cascata le solite stanche e monotone accuse ai contestatori: sono antidemocratici e fascisti, squadristi e giovani terroristi...
    Vogliamo allora portare alcuni esempi che raccontino cosa sia realmente la Lega Nord in Italia:
    - la Lega Nord è il partito di Matteo Salvini, che invita gli interisti a fischiare 20 bambini rom scesi in campo prima della partita col Barcellona;
    - la Lega Nord è il partito di Mario Borghezio, che, tra le altre cose, nel 2009 dichiara: “Ci sono delle buone maniere per non essere etichettati come fascisti nostalgici, ma come un nuovo movimento regionale, cattolico, eccetera, ma sotto sotto rimanere gli stessi”.
    - la Lega Nord è il partito di Renzo Bossi, denunciato per istigazione all'odio razziale in seguito alla creazione del gioco “rimbalza il clandestino”;
    - la Lega Nord è il partito di Giancarlo Gentilini, condannato per istigazione al razzismo, che ai suoi comizi suggerisce ad esempio di vestire i “perdigiorno extracomunitari” da leprotti e fare “pim pim pim col fucile”. E come loro molti altri.
    - la Lega Nord è il partito delle ronde, il partito che con le sue leggi ha condannato a morte una bimba di soli 13 mesi a Milano, che con le sue leggi tortura, imprigiona e deporta persone solo perché non-italiane. La Lega Nord è oggi un partito xenofobo razzista e fascista.
    Ricordiamo poi che il fascismo non è stato ieri, né lo è oggi, un movimento illegalista, ma ha da sempre utilizzato la legge per i suoi scopi. Invece, forse ce lo si è dimenticato, l'antifascismo è dei ribelli e di certo non si interessa della legalità, della moderazione o della pacificazione.
    Chiedono di rispettare le leggi e le diverse idee politiche. Come i partigiani rispettarono le leggi? E come è possibile allora che la propaganda fascista sia illegale, se ogni idea deve poter essere espressa? Forse chi si lamenta per due bandiere strappate non si rende conto del fatto che le leggi razziste, liberticide, fasciste che approvano la Lega Nord e il partito di Berlusconi (che tendono la mano ai fascisti classici, quelli nostalgici, che oggi si chiamano ad esempio “CasaPound”) hanno delle ricadute reali sulle persone che vivono in questo paese. Tutto ciò può essere paragonato alla sparizione di un paio di bandiere?
    Noi non siamo pacificati. Non siamo legalisti e nemmeno abbiamo intenzione di accettare che nel nostro paese si faccia propaganda razzista e fascista, anche se certamente in maniera “legale e democratica”. Non crediamo nei partiti, non crediamo che il PD o chi per esso possa cambiare questo Paese (ricordiamo ai più distratti che i CPT ad esempio sono opera di un governo di centro-sinistra). Noi crediamo invece nell'azione diretta, pratica esercitata da chi non vuole accettare, da chi non crede tollerabile questo stato di cose, da chi non rimane indifferente allo sfruttamento quotidiano, al razzismo legalizzato, alla violenza istituzionale; crediamo nell'azione diretta esercitata da chi, come fecero i partigiani, crede di dover combattere in prima persona per la propria ed altrui libertà.
    Non saranno i fischi o alcune bandiere strappate a cambiare le cose. Ma bisogna che la presenza dei razzisti all'interno delle nostre città non sia più tollerata, né accettata. A maggior ragione quando questi credono di poter partecipare liberamente a feste come quella del 25 Aprile.
    “ Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti”
    F. De Andrè
    TeLOS – Territorio Libero Occupato Saronnese

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  3. "Non usi lo strumento del dialogo sociale in questa circostanza, con gli “alternativi al sistema” non serve. Faccia anzi capire che il loro modo di essere, di pensare, di proporsi non trova diritto di cittadinanza e di tolleranza né a destra (scontato), né al centro (ovvio), né a sinistra (per niente scontato né ovvio). Se vuoi che una fiamma si spenga togliele ossigeno…"

    Complimenti per la proposta politica, molto costruttiva, quasi degna di un fascista del ventennio. E meno male che qualche riga più in alto l'autore del post parla di "civile convivenza"...Che coerenza!
    Uno "sconsiglio" lo do io a lei: la smetta di scrivere queste cose, perchè purtroppo lei di politica non ne capisce proprio nulla...si risparmi queste miserabili figure.
    Cordiali Saluti
    Mario

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  4. Proprio sul rispetto delle opinioni di tutti, e ancor prima della dignità di ogni persona, credo si giochi la differenza tra il dialogo, quale metodo per la comopsizione delle questioni, e la violenza. Semplicemente credo, come ho affermato, che la vicenda Telos sia da ascrivere a questa seconda categoria. Quanto alla Lega... credo che non abbia la capacità di elaborare e proporre un pensiero politico autonomo; mi sembra inadeguata sotto il profilo culturale, cioè è culturalmente rozza in un'epoca che chiede grande finezza di pensiero. Requisito che tra l'altro non manca solo ai leghisti... Ma chiedo: cosa c'entra questo con quello che è accaduto il 25 Aprile?

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  5. i signori leghisti si devono vergognare di partecipare al 25 aprile.
    e comunque il 25 aprile sono sparite due bandiere della lega nord a quanto ho capito..e questo sarebbe un atto di violenza??
    certe parole me le aspetterei da un leghista...
    e i cie? non sono violenza?
    le ronde? non sono violenza?
    no certo due bandiere strappate e tutti i politici si indignano: un comportamento inaccettabile da parte di Telos.
    FATE SCHIFO

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