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sabato 17 aprile 2010

Il desiderio del bene...

Ieri leggevo un bel commento sul Vangelo dei cinque pani e due pesci: 5000 persone da sfamare, gli apostoli non sanno cosa fare, e si presenta a Gesù un ragazzino che offre quello che aveva, cinque pani e due pesci, appunto....il commento non si soffermava sul miracolo di Gesù ma sulla generosità di questo ragazzino. Diceva il testo: "C'è un ragazzo con del pane d'orzo, segno di povertà e di essenzialità, ma soprattutto c'è la sua disponibilità a dare tutto, con il rischio di rimanere a digiuno pur di mettere a disposizione ciò che ha. La fiducia nel Maestro supera i morsi della sua giovane fame, il desiderio di aiutare travalica qualsiasi incredulità".
Mi hanno molto colpito queste parole e le ho riferite all'impegno politico: in questi mesi più che mai, impegnarsi nel PD è una grande delusione. Anche ieri sera, alla Direzione provinciale, che sconforto nel sentire i vari interventi, a partire dal Segretario provinciale: non c'è la minima voglia di cambiare, di voltare pagina, di provare a fare qualche cosa di diverso. Ieri sera sono tornata a casa arrabbiata, sconfortata. Ma chi me lo fa fare? Tanto a che serve tutto ciò?
Poi oggi ho riletto queste parole. Se davvero il desiderio di fare della politica un servizio, lavorare in questo mondo con competenza e passione per servire la società, e in primo luogo gli ultimi, non rassegnarsi davanti a ciò che vediamo, se questo desiderio superasse la nostra incredulità di poter contribuire, nel nostro piccolo, al miglioramento della società, allora forse, invece che lasciare tutto nelle mani dei soliti furbi, troveremmo anche noi la forza per reagire e cambiare noi per primi il passo di una politica sempre più lontana dalla persona.
Sono due le grandi tentazioni che dobbiamo quindi superare. La tentazione di credere di non poter cambiare nulla perchè siamo troppo piccoli, troppo deboli e i nostri sforzi non servirebbero a niente. E la tentazione di lasciare che lo scoraggiamento e la delusione superino il nostro desiderio di bene. Dovremmo prendere esempio da quel ragazzino, che quella lontana sera di 2000 anni fa, ebbe il coraggio di fare un passo avanti e permise il miracolo....Anche questo PD, affinchè avvenga il miracolo della sua rinascita, ha bisogno di persone così, persone animate da quel desiderio di bene che travalica ogni difficoltà!

Maria Angela Monti

4 commenti:

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  2. Un benvenuto a Maria Angela, nuova autrice del blog.
    E una parola di conforto per lei.
    Visto che consideri la rinascita del PD quasi alla stregua di un miracolo, e io concordo, non preoccuparti: già i latini, consapevoli che non tutto si può fare, così dicevano: "ad impossibilia nemo tenetur".

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  3. Caro Mattia, faccio questa considerazione da medico: tu sai che i medici non sono tenuti all'obbligo dei risultati, bensì all'obbligo dei mezzi. E' lo stesso obbligo che dovrebbe avere il PD: la rinascita (cioè il raggiungimento di un risultato positivo) attualmente è forse un miracolo; ma prima di arrivare a questo siamo chiamati a fare un passettino più piccolo, ma non meno importante, che sono appunto i mezzi, i metodi nel fare politica. Il PD, purtroppo, non sta lavorando su questo, si percepisce chiaramente che non si sta facendo nessuno sforzo per voltare pagina: e parlo soprattutto della nostra provincia! Si vive in una sorta di inerzia, di pigrizia politica in cui si va avanti senza fare un'analisi seria degli errori per poi ripartire. Purtoppo, a molti dei nostri dirigenti va bene così. Forse perchè per molti il fare politica è solo il mantenimento di uno "status quo" a loro favorevole.

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  4. Aggiungo una cosa: e l'obbligo dei mezzi è qualcosa a cui siamo tenuti anche noi, che apparteniamo alla base, non possiamo tirarci fuori dalla mischia incolpando gli altri e accusandoli di non sapere fare le cose. E' questo il senso del commento sul Vangelo dei 5 pani e 2 pesci. Ognuno, il suo contributo lo deve dare, e chissà, magari sarà quello decisivo!

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