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mercoledì 14 aprile 2010

Saronno: Porro e il Centrosinistra, Gilli e il Centrodestra. Qualcosa in comune?

Le vittorie Porro e Gilli
E' prossimo l'insediamento dell'Amministrazione Porro a Saronno, recente trionfatrice alle amministrative. Il clima di entusiasmo, di diffuso e benevolo consenso che accompagna questa elezione presenta alcune interessanti analogie con il medesimo clima che si respirò in Città nel 1999, quando a vincere sull'onda dell'entusiasmo e del traino personale fu Gilli.

Nuovismo, civismo
Ora come allora la coalizione vincitrice ha caratterizzato la propria candidatura a guida della Città come il "nuovo" contro il "vecchio". Il Gilli del 1999, fino ad allora figura di retroguardia nell'arcipelago democristiano, si propose e venne percepito come un punto di discontinuità e di rottura col passato. Il Porro di oggi, benchè di lungo trascorso politico, ha riscosso un notevole credito di consenso come portatore di un modo nuovo di amministrare la Città, in discontinuità con il metodo - Gilli degli ultimi 10 anni. Sia Gilli nel 1999 che Porro nel 2010 hanno, fin dagli slogan, messo al centro del proprio messaggio mediatico la Saronno-Città. Emblematico il "Viva Saronno Viva" con il quale Gilli tappezzò la Città 11 anni fa; evocativo di una analoga centralità il "AmiAmo Saronno" di Porro nel 2010. Gilli poi, a conferma della propensione a privilegiare la dimensione civica su quella politica, nel 1999 si presentò come espressione di una lista civica (Unione Saronnese di Centro). Porro ha a lungo militato in una lista civica e, giusto osservalo, il suo partito (PD) ha presentato una lista copiosamente farcita di persone provenienti dall'esperienza civica. Insomma: effetto annuncio, "nuovismo", "civismo". Questi i tratti della campagna Porro che trovano analogie e similitudini con la campagna Gilli del 1999.

Coerenza, successo
Il centrodestra di Gilli seppe dare seguito e contenuto, a prescindere da come la si pensi, alle attese generate nella campagna del 1999. La prima amministrazione Gilli modificò a trecentosessanta gradi il modo di comunicare dell'Amministrazione, il modo di gestire la leva mediatica. Se questo poi si tradusse in cambiamenti positivi di sostanza è difficile dirlo. Sicuramente l'elettorato premiò la prima Amministrazione Gilli, ritenendo che essa avesse corrisposto alle proprie attese. Ora tocca a Luciano Porro e ai suoi dare seguito ai propositi di campagna elettorale. Nei modi e nei contenuti. Anche nell'affrontare questa sfida di coerenza con se stessi Porro e Gilli rischiano di trovare qualcosa in comune.

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