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lunedì 8 febbraio 2010

La sobrietà del Celeste (di Mattia Cattaneo)

Sabato 6 febbraio, Cassano Magnago. Inaugurazione del cantiere della Pedemontana: una tensostruttura costruita per l’occasione, una strada realizzata solo per questa giornata, musica, balli e naturalmente lui, il “celeste”, Roberto Formigoni. Costo della scenografia: 300.000 euro.
Domenica 7 febbraio, messaggio dei vescovi italiani in occasione della “giornata per la vita”: “Il benessere economico non è un fine, ma un mezzo, il cui valore è determinato dall’uso che se ne fa: è a servizio della vita, ma non è la vita. Quando, anzi, pretende di sostituirsi alla vita e di diventarne la motivazione, si snatura e si perverte. Anche per questo Gesù ha proclamato beati i poveri e ci ha messo in guardia dal pericolo delle ricchezze. Alla sua sequela e testimoniando la libertà del Vangelo, tutti siamo chiamati a uno stile di vita sobrio, che non confonde la ricchezza economica con la ricchezza di vita”.
Cosa c’entra l’inaugurazione (una delle tante) organizzata da Formigoni con il messaggio dei vescovi che invitano, come ha spesso fatto ultimamente il cardinale Tettamanzi, alla sobrietà ?
Nulla, non c’entra nulla.
Appunto. Le azioni politiche di Formigoni, cattolico, cattolicissimo, anzi “celeste”, non c’entrano nulla con il messaggio dei vescovi.
E’ così da 15 anni.

1 commento:

  1. Bel blog, faccio a tutti voi i complimenti e rivolgo un caloroso in bocca al lupo ad Augusto Airoldi
    Andrea Mollica

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