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venerdì 5 febbraio 2010

Destra Sinistra & Cattolici (di Mario Santo)

Leggo una intervista a Carlo Galli autore del libro : “ Perché ancora Destra e Sinistra”, edito da Laterza. L’intervistatore chiede se ha ancora senso la coppia destra sinistra. L’intervistato conferma l’esistenza di una differenza: la destra, dice, considera la realtà come un disordine che impone di adattarsi in ogni modo ai rischi e ai pericoli sempre insorgenti. La sinistra, invece, vorrebbe centrare la politica su un set di valori inderogabili, cha hanno come riferimento l’umanesimo moderno. Il riferimento a valori inderogabili, mi richiama altre letture. Frédéric Lenoir , nel libro “ Le Christ Philosophe dice: “ la Bibbia promuove la dignità dell’uomo creato ad immagine di Dio, ma lega l’individuo inscindibilmente al gruppo di appartenenza, il popolo eletto”. La stessa cosa fanno i greci classici che privilegiano la città rispetto all’individuo. Ed è attraverso i greci, spiega Lenoir, che emergerà la concezione filosofica della “persona”, decisiva per la comprensione dell’idea cristiana dell’essere umano e della sua dignità. La dignità del singolo è legata alla solidarietà del gruppo. A che punto siamo? Siamo nel pieno della grande crisi finanziaria ed economica che ha già prodotto milioni di disoccupati. A me pare che la crisi sia sopraggiunta al termine di un cambiamento culturale che ha indebolito l’idea di persona e il suo vincolo di solidarietà di gruppo.
E i cattolici dove sono? Mi sembra che siano, nella grande maggioranza, a destra. Guardano ad un mondo “ che non è a misura di uomo, ma di altre entità che lo sovrastano e gli dettano legge e a cui si deve adattare: il mercato, la competizione geopolitica, l’identità culturale…” ( C.Galli). Il cardinale Martini, interrogato su quale fosse, oggi, il peccato del mondo ha risposto : l’ingiustizia. Ovvero la mancanza di solidarietà.

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