"Ho letto che in alcune interviste nei giorni scorsi Paola Binetti (la cui intelligenza stimo molto anche quando dissento) parla di una «difficilissima coesistenza nel Pd dei cattolici e della sinistra». Che lei senta disagio è noto e mi dispiace, ma non è di questo che desidero parlare oggi. Vorrei far notare alla Binetti, a cui invierò questo breve post e che qualche volta mi legge, che è sbagliato mettere sullo stesso piano cose, concetti, dimensioni culturali e sociali così diverse. La “sinistra” è una categoria politica già difficile da definire in se stessa, anche quando si fa riferimento solo al Pd. I “cattolici” non sono per nulla assimilabili ad una categoria politica. Il pluralismo è un carattere forte e ineliminabile della loro presenza politica. I valori sono gli stessi, però sono tradotti in pratica in modo differente secondo la formazione culturale, le esperienze di famiglia, le condizioni di ambiente, di vita e di scuola. Storicamente abbiamo avuto i cattolici intransigenti e quelli non intransigenti, i cattolici democratici e popolari, i cattolici liberisti (non libertari certamente) e così via. Si possono delineare i contorni di questi gruppi sociali poiché storicamente si sono realizzati. Non si può però chiedere a qualcuno di optare fra l’essere cattolico o di sinistra e a qualcun altro di optare fra l’essere cattolico o di destra.
Cara Paola, perché fare certe generalizzazioni? È meglio parlare concretamente, come fai anche tu, di concezione della famiglia, di tutela della vita, di educazione scolastica, di lotta alla povertà, di accoglienza e di integrazione degli immigrati e qui esprimere le idee e misurarsi laicamente con quelle degli altri." (da www.varesepolitica.it/adamoli)
Forse non è d'uso che un blog ospiti interventi presi da altri blog.
Ma in questo caso mi è sembrato utile. E ringrazio l'autore per avermelo concesso.
La sua è una interessante riflessione, che idealmente rilancio a quei cattolici che hanno una sensibilità che li porta vicino a quella di Paola Binetti. Ma anche a quei non credenti o diversamente credenti interessati a confrontarsi su questo tema sempre attuale e pregnante.
A condivisione di quanto affermato da Giuseppe, aggiungo solo, per ora, che già Sturzo rifiutava l'accostamento tra "cristiano" o "cattolico" e il nome di un partito.
lunedì 1 febbraio 2010
Dialogo con Paola Binetti - (di Giuseppe Adamoli)
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