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venerdì 27 agosto 2010

Semplicemente un uomo di industria

Invito a leggere l'intervento di Sergio Marchionne a Rimini.
Nell'affermazione "non sono un professore, non sono un economista e neanche lontamante un politico ma semplicemente un uomo di industria" c'è tutta la sostanza non compresa del progetto Fabbrica Italia. Fabbrica Italia non chiede di essere "politicamente" sostenuta, non chiede di essere "sindacalmente" digerita, non chiede di essere "accademicamente" motivata e studiata. Fabbrica Italia è un piano industriale, semplicemente un piano industriale per fare industria oggi e domani in Italia.
Fabbrica Italia: la buona notizia che questo Paese attende da anni, ormai decenni: la possiblità concreta (forse un dovere verso le future generazioni) di continuare a fare industria in Italia. Economia di trasformazione. Progettazione. Industrializzazione. Produzione di beni. Processi industriali di trasformazione fisico - tecnica. Impiego di materie prime. Ultimazione di semilavorati. Assemblaggi. Montaggi. Impianti, linee, controlli automatici. Manutenzioni. Implementazioni. Automazioni. Robotizzazioni. Tecnologia. Tanta tecnologia. Ricerca, innovazione. Tanta innovazione. Sviluppo industriale e organizzativo. Cambiamenti rapidi. Tanti cambiamenti. Dinamismo. Continuo. E tanto altro ancora. Semplicemente industria. Non roba da professori, nulla per economisti, nienete per politici e sindacalisti. Solo un'impresa complessa per semplici uomini di industria.

Pietro Insinnamo

1 commento:

  1. Ha detto Marchionne giovedì: "Non siamo più negli anni Sessanta. Non è possibile gettare le basi del domani continuando a pensare che ci sia una lotta tra capitale e lavoro, tra padroni e operai. Se l'Italia non riesce ad abbandonare questo modello di pensiero non risolveremo mai niente." Sottoscrivo in toto. Peccato che la sinistra sindacale (CGIL) e politica sia ferma agli anni Sessanta: come spesso gli capita, sono fuori dal tempo e dal mondo.

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