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martedì 4 maggio 2010

Padania ? No, grazie.

Ieri sera prima seduta del nuovo consiglio comunale di Saronno.
E prima evitabile figuraccia: al momento della costituzione dei gruppi consiliari, i consiglieri leghisti decidono che la denominazione del loro gruppo sarà "Lega Nord - Lega Lombarda per l'indipendenza della Padania".

Non sentivamo la mancanza di questa figura mitologica che risponde al nome di Padania.

La Padania: un non luogo geografico, un non luogo storico, un non luogo politico.
E, soprattutto, parlando di una sede istituzionale qual è il consiglio comunale, un non luogo costituzionale.

"La Repubblica, una e indivisibile", questo è l'incipit dell'articolo 5 della Costituzione; bene ha fatto il sindaco Luciano Porro a ricordarlo.

Non risulta che l'insigne costituzionalista bergamasco Roberto Calderoli abbia modificato l'articolo 5 della Costituzione prevedendo l'indipendenza della Padania, del Regno delle due Sicilie, del Ducato di Parma e Piacenza o dello Stato Pontificio.

E, visto che, da ora in avanti, all'inizio di ogni intervento, i consiglieri leghisti reciteranno come un mantra il nome del proprio gruppo, Lega Nord - Lega Lombarda per l'indipendenza della Padania, mi piacerebbe che gli altri consiglieri, di maggioranza come di minoranza, iniziassero i propri interventi dicendo: "La Repubblica, una e indivisibile".

Giusto per ricordare ai quattro consiglieri leghisti che siamo a Saronno (con la o finale), comune della Lombardia, regione dell'Italia.
E che il 25 aprile è la Festa della Liberazione dal fascismo degli italiani, tutti, da Trento a Palermo.

2 commenti:

  1. Il Consiglio Comunale di lunedì 3.5 è stato una successione di dichiarazioni di intenti e di affermazioni di principio, oscillanti tra i sogni del Sindaco Porro e gli incubi appalesati dagli interventi dei cosiglieri della Lega e del Capogruppo del PDL Lorenzo Azzi.

    Porro ha illustrato i "suoi sogni" per Saronno, parchi, verde, attrattive di grande richiamo, spazi per i giovani, mobilità ciclopedonale, gande restauro per Palazzo Visconti. Poi ha messo tutti in guardia sull'insufficienza delle risore a realizzare questi sogni. La competenza della squadra di Giunta e l'avvio effettivo del lavoro amministrativo sicuramente consentiranno di elaborare un programma contingente più adatto alla reale situazione di Saronno. Non ho sentito molto su industria ed attività economiche, salvo un richiamo ad un progetto di centro commerciale naturale per il centro cittadino. C'è da lavorare, ne hanno tutte le competenze. Buon lavoro.

    I Leghisti hanno dato ulteriore evidenza della propria identità politica: pensiero rozzo, linguaggio politico sgrammaticato, estraneità allo spirito Costituzionale che per una forza presente in Consiglio Comunale di una Città Italiana deve rappresentare una stella polare, egoismo sociale. Il richiamo forte che ha fatto il Sindaco nei loro confronti è pienamente condivisibile.

    Lorenzo Azzi è il vero perdente della prima seduta del Conisglio Comunale. Ha completamente sbagliato intervento, ha letto un discorso preconfezionato completamente estraneo ai temi in discussione, è riuscito a dire che il centrosinistra non ha vinto le elezioni, si è scagliato contro l'ecologismo. In una parola: confuso. E' giovane e non va bocciato o bruciato troppo frettolosamente, ma corra a a iscriversi a corsi di recupero, perchè gli errori commessi l'altra sera sono davvero gravi. Con lui Capogruppo del PDL la maggioranza potrà contare su un alleato in più.

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  2. La prima seduta di Consiglio comunale di una nuova consigliatura è ampiamente dedicata all'adozione di delibere previste dalla legge. Il confronto avviene sulle dichiarazioni programmatiche del Sindaco. Così è stato anche per la seduta del 3 Maggio a Saronno. Il confronto tra il Sindaco e la sua maggioranza da una parte e le minoranze dall'altro, si è svolto entro i limiti fisiologici di un dibattito d'aula. Sono emerse differenze, anche significative, tra le varie forze politiche, come è giusto che sia. Quale Presidente di quell'assemblea auspico che si possa continuare così anche in futuro. Al gruppo della Lega Lombarda riconosco di non essersi opposto alla proposta del Presidente di rinviare la mozione da loro presentata al primo Consiglio comunale utile.

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